La Pubertà Femminile segnata dal Menarca ( prima Mestruazione ) può dare disturbi come l’anoressia mentale ed anemia da ferro. Scopri come prevenire.
Questo capitolo è dedicato alle mamme delle bambine e tratta della prevenzione di due problemi piuttosto frequenti dalla pubertà in avanti: l’anemia da carenza di ferro, che può instaurarsi con la comparsa della prima mestruazione (menarca), e l’anoressia mentale, un serio disturbo della sfera psichica caratterizzato da una volontaria rinuncia al cibo che comporta gravissimi rischi per la salute e che colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile.
Un problema che, attualmente, può comparire addirittura prima della pubertà, determinando scompensi nella crescita e danni a tutti gli organi.
Menarca: La Prima Mestruazione
L’inizio del flusso mestruale, specialmente se caratterizzato da perdite di sangue particolarmente abbondanti, espone le giovanissime al pericolo di andare incontro ad un’anemia da carenza di ferro, la sostanza indispensabile per la produzione dei globuli rossi (costituenti del sangue che assicurano la vita a tutte le cellule dell’organismo).
La malattia, che s’instaura quando il ferro è presente nell’organismo in quantità insufficienti ad assicurare un’adeguata produzione di globuli rossi, si evidenzia con:pallore, sensazione di spossatezza, incapacità di concentrarsi, respirazione difficoltosa durante gli sforzi, irritabilità.
Per scongiurare il pericolo di anemia è necessario innanzitutto che l’adolescente compensi la perdita di ferro che si verifica nel corso delle mestruazioni con una dieta prevalentemente ricca di carne e pesce. Il ferro contenuto nelle carni è, infatti, il migliore per prevenire l’anemia, poiché l’organismo riesce ad assimilarlo in quantità superiori rispetto a quello contenuto nei vegetali.
Tuttavia, l’associazione carne-vegetali assicura un migliore utilizzo di entrambi i tipi di ferro. Ecco le regole generali che proteggono la ragazzina dall’anemia. Seguire un’alimentazione il più possibile variata. Carne, pesce e uova devono essere consumati alternativamente, almeno quattro volte alla settimana.
È bene sapere che i formaggi e il latte limitano l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali per cui è bene non mangiarli in associazione ad ortaggi contenenti ferro, come gli spinaci (per il contenuto di ferro negli alimenti).
Bere ogni giorno almeno un bicchiere di succo d’arancia (o di limone o pompelmo) perché si ipotizza che l’unione delle sostanze contenute negli agrumi raddoppino l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali. Nei giorni del flusso mensile ridurre il consumo di tè, perché contiene sostanze (tannini) che ostacolano l’assorbimento del ferro.
Le Infezioni Intime
È importante che le ragazzine imparino anche ad osservare un’igiene intima puntuale e corretta, che andrebbe insegnata fin da piccolissime. Seguire le regole igieniche significa diminuire sensibilmente il rischio di infezioni che coinvolgono la zona genitale (per esempio, vaginiti) o la vescica (cistiti).
Utilizzare detergenti studiati per l’igiene intima, con ph compreso tra 3,5 e 5,5,. Questo grado di acidità impedisce che si creino squilibri nell’ecosistema (insieme di microrganismi presenti nella vagina) locale che ha funzioni protettive.
Effettuare il lavaggio intimo procedendo dalla vagina verso il retto e mai in senso contrario, per evitare che i batteri normalmente presenti nella zona dell’ano vadano a contaminare i genitali e, da lì, risalgano alla vescica. Evitare gli indumenti che stringono troppo e preferire mutande realizzate con fibre naturali (seta, lino o cotone).
I tessuti sintetici possono infatti, provocare irritazioni locali che, a loro volta, possono favorire la proliferazione dei germi.
Gli Assorbenti Interni
Molte mamme non sono convinte che le ragazzine possano utilizzare gli assorbenti interni nei giorni delle mestruazioni. Ma si tratta solo di un pregiudizio, dovuto all’ipotesi che il loro uso favorisca le infezioni oppure che possa esser consentito solo se è già avvenuto il primo rapporto sessuale.
Di fatto, gli assorbenti interni, se vengono cambiati con ragionevole frequenza, sono assolutamente igienici e possono tranquillamente essere inseriti anche da chi è ancora vergine. La “membrana della verginità”, chiamata imene, lascia infatti nella vagina tutto lo spazio utile per l’introduzione di un assorbente interno e non può in nessun caso lacerarsi in seguito al suo uso.
Il Rischio di Anoressia
È cronaca recente l’individuazione di casi di anoressia riguardanti bambine di nove-dieci anni. Piccolissime donne in divenire che temono la fioritura dei seni e l’arrotondamento dei fianchi quando ancora il loro sviluppo è lontano.
Bambine che decidono, con inquietante determinazione di smettere di mangiare allo scopo di impedire che compaiono quei segnali che denunciano inequivocabilmente la loro femminilità.
Il fenomeno, considerato tra i più preoccupanti, può essere spiegato come un generico rifiuto di crescere che può iniziare precocemente quando la bambina viene caricata di troppe aspettative da parte dei genitori.
Si tratta solo di un’ipotesi, anche se non è poi tanto assurdo ritenere che una ragazzina da cui si pretende troppo possa temere che le richieste e le pressioni siano destinate ad aumentare di pari passo con l’aumento dell’età.
Da qui, può nascere il desiderio inconscio di non diventare donna, di rimanere piccola.
Un’altra teoria vuole che abbiano maggiori probabilità di sviluppare l’anoressia le bambine che hanno per madri donne che trasformano la maternità nell’unica ragione di vita. In questo caso, è possibile che la bambina, intuendo che la crescita comporti un distacco dalla madre e quindi le provochi sofferenza, smetta di mangiare per fare in modo che il suo corpo non cresca più, non si trasformi e, quindi, non sia causa di dolore per sua madre.
Come Prevenire L’anoressia
Di seguito alcune regole che possono scongiurare il pericolo che una bambina vada incontro ad un problema di anoressia. Vediamole.
Fin dai primi anni di vita non usate il cibo come arma di ricatto (se non mangi non ti compro questo o quello) o come premio (se mangi tutto puoi uscire con me).
Insegnate alle bambine che mangiare è un piacere, ma nello stesso tempo non fate pressione affinché introducano esagerate quantità di cibo.
Premettete alla bambina di muovere, fin da piccolissima, i passi che conducono all’autonomia, cercando innanzitutto di non influenzarla nelle scelte che può fare da sola.
Questo atteggiamento di fiducia la renderà emotivamente più forte.
Davanti alla bambina parlate il meno possibile dell’importanza della linea e del suo stretto rapporto con la bellezza.
Non date mai giudizi negativi riguardanti l’aspetto fisico della bambina, soprattutto se è grassottella o poco aggraziata.
Non esercitate troppo pressione su vostra figlia per quanto riguarda le vostre aspettative relative ai risultati scolastici la scuola o lo sport.
In particolare, non si deve esagerare con le bambine che hanno un grande senso del dovere. Questa caratteristica, infatti, si riscontra di frequente in chi sviluppa l’anoressia.
Ripetete spesso alla bambina che è amata per quello che è e non per il risultati che raggiunge. Anche questo potenzia l’autostima, caratteristica che spesso da sola basta per fare da deterrente