Che cos’è l’obesità in termini semplici? L’obesità può essere definita come un eccessivo accumulo di grasso corporeo, generalmente causato dall’introito di un numero di calorie superiore a quelle consumate; calorie in eccesso che vengono immagazzinate dall’organismo come grasso, o tessuto adiposo. Dal punto di vista sociale, l’obesità rappresenta un grossissimo problema, che non fa distinzioni di ceti, classi sociali, sesso, età: anzi, riguardo a quest’ultimo parametro, l’obesità infantile è divenuta un significativo dilemma in tutto il mondo. Quali sono le cause obesità? I principali fattori di rischio includono:
- Fattori genetici;
- Presenza di familiari obesi;
- Età;
- Sesso: le donne hanno maggiori probabilità di diventare obese;
- Gestazione e gravidanza;
- Dieta squilibrata;
- Sedentarietà;
- Sospensione del fumo;
- Assunzione di farmaci;
- Problemi medici.
L’eccesso di peso è definito secondario se è conseguenza di altre patologie – come per esempio l’ipotiroidismo – o di altre cause di obesità ben identificabili, come quelle che ti abbiamo citato; nella maggioranza dei casi, tuttavia, è primario perché non è provocato da altre malattie, ma il suo sviluppo è favorito da diversi fattori che interagiscono fra loro.
A quanti chili si è obesi? Scopri il tuo Indice di Massa Corporea!
Ci sembra di vederti scalpitare perché ti preme sapere, ora, a quanti chili si è obesi! Ebbene, per la misurazione dell’obesità viene comunemente utilizzato l’Indice di Massa Corporea, che trovi molto spesso indicato con l’acronimo BMI, acronimo dei vocaboli inglesi Body Mass Index. Per calcolarlo, devi dividere il tuo peso – espresso in kg – per la tua altezza – espressa in metri – elevata al quadrato. Per farti un esempio, se sei alto 1,70 m e pesi 60 kg, per calcolare il tuo BMI dovrai eseguire la seguente operazione:
60: (1,70)2 = 60: 2,89 = 20,76. Ok, tutto molto bello e molto facile, stai pensando. Ma volete dirmi a quanti chili si è obesi, secondo il BMI? Ci arriviamo subito!
Esegui l’operazione che ti abbiamo appena indicato e confronta poi il risultato ottenuto con i dati che ti mostriamo:
- Se ottieni meno di 16, sei molto sottopeso;
- Tra 16 e 18,5 sei sottopeso;
- Tra 18,5 e 25 sei normopeso;
- Tra 25 e 30 sei sovrappeso;
- Tra 30 e 35 si parla di obesità di I grado;
- Tra 35 e 40 è obesità di II grado
- Più di 40 è obesità di III grado.
Per tornare all’esempio fatto, il tuo BMI, se sei alto 1,70 e pesi 60 kg, è di 20,76: sei assolutamente normopeso.
Come sconfiggere l’obesità: dalla dieta per una persona obesa ai centri di ricovero per obesi gravi.
Tra le principali cause obesità abbiamo visto come vi siano l’alimentazione squilibrata e la sedentarietà. Se ti trovi nella condizione di doverti mettere a dieta – per ragioni più di salute psicofisica che estetiche – Il consiglio migliore che ci sentiamo di darti, a proposito della dieta per una persona obesa, è questo: non affidarti alle diete di moda o al fai da te, ma fatti seguire da un medico esperto. Sarà lui a consigliarti un piano alimentare sano, personalizzato su misura, che rappresenta il primo passo nella lotta contro i kg di troppo. Sarà sempre il medico che ti suggerirà di iniziare un’attività fisica che, integrata a una corretta e sana alimentazione, sarà l’ulteriore atto nel tuo processo di perdita di peso. Il tuo medico farà di tutto affinché tu perda peso in modo lento e graduale: solo in tal modo potrai evitare di recuperare – spesso con gli interessi – i kg persi.
La dieta per una persona obesa, in definitiva – e salvo la ovvia restrizione calorica – non si discosta da quella di una persona normopeso che voglia mantenersi in salute: si dovranno privilegiare frutta e verdura, carboidrati integrali, limitare il sale e gli zuccheri aggiunti, privilegiare le fonti di proteine come legumi, lenticchie e soia, eliminare gli alimenti ricchi di grassi saturi, abolire le bevande zuccherate.
Se soffri di obesità di grado elevato, esistono in Italia centri di ricovero per obesi, in cui il trattamento di riabilitazione nutrizionale si pone degli obiettivi da raggiungere durante il percorso – obiettivi a breve termine – e obiettivi da raggiungere e mantenere dopo il percorso – a lungo termine. Tra i primi si annoverano, fra gli altri, quello di raggiungere una perdita di peso che riduca i fattori di rischio per la salute e migliori il controllo delle malattie associate all’obesità, quello di migliorare l’autonomia di base della vita quotidiana e sociale e ridurre le disabilità presenti nonché quello di migliorare l’atteggiamento nei confronti dell’alimentazione, dell’attività fisica e del proprio peso. I secondi includono, invece, lo scopo di sviluppare abilità per mantenere la perdita di peso raggiunta nel tempo, così come le autonomie di base della vita quotidiana e sociale acquisite, ma anche un buon controllo dei fattori di rischio associati all’obesità: glicemia, grassi nel sangue, pressione arteriosa, ecc.
In questi ospedali per dimagrire a seguirti nel tuo percorso è un’intera equipe medica costituita da medici specialisti in tutti gli ambiti coinvolti nella cura dell’obesità, quindi specialisti in gastroenterologia ed endoscopia digestiva, chirurgia bariatrica, cardiologia, ORL, endocrinologia, psichiatria, medicina fisica e riabilitazione, ginecologia, ortopedia, chirurgia vascolare, chirurgia plastica.
I centri di ricovero per obesi sono moltissimi in tutta Italia: chiedi informazioni presso l’azienda ospedaliera della tua città e scopri gli ospedali per dimagrire dove perderai kg, ma ritroverai il sorriso!