I ritmi della vita, una inappropriata alimentazione e la sedentarietà sono le cause dell’insorgenza di un invisibile nemico della nostra salute che ha un nome: colesterolo.
Ma cos’è e quali sono le possibili conseguenze di un alto tasso di colesterolo nel sangue? Vediamo di conoscere e capire le cose fondamentali.
Cos’è il colesterolo
Si tratta di una componente della membrana che avvolge le nostre cellule, esso appartiene alla famiglia dei grassi. Questo elemento risulta sempre presente nel nostro organismo ed è fondamentale per la costruzione di cellule sane, non comporta quindi alcun problema a patto che il suo livello rimanga quello ottimale. Laddove fosse presente in quantità eccessive invece il colesterolo origina la formazione di un grasso che si deposita nei vasi sanguigni e nelle arterie causandone il restringono e interferendo col passaggio del sangue in alcuni casi arrivando a provocare l’occlusione dei vasi sanguigni stessi e provocando ictus e infarto.
Sono le cosiddette placche aterosclerotiche le responsabili del restringimento del lume e del pessimo funzionamento della circolazione sanguigna.
Si raggiunge lo status di ipercolesterolemia qualora la quantità di colesterolo presente nel sangue superi il livello di massima di 240 mg/dl.
Come nasce il colesterolo?
È un grasso che viene, in massima parte, prodotto dallo stesso organismo e in una certa percentuale provocato dalla dieta alimentare. Come già accennato, in quantità normali, risulta essere necessario per il corretto funzionamento dell’organismo mentre, quando la quantità è eccessiva, risulta essere tra i fattori a rischio che provocano l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie.
Il deposito di lipidi all’interno delle pareti delle vie arteriose costituisce non solo il difficile passaggio del flusso del sangue ma anche l’insorgenza di lesioni che irrigidiscono ed inspessiscono le arterie (aterosclerosi) che, con il passare del tempo, formano delle vere e proprie placche ostruttive che possono anche bloccare totalmente il passaggio del sangue.
Colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo”
Questo elemento presente nel sangue viene condotto dentro a delle strutture molecolari che sono definite lipoproteine e che possono essere a bassa densità oppure ad alta densità.
Le prime, contraddistinte dall’acronimo LDL (Low Density Lipoprotein) sono quelle che indicano il colesterolo cattivo, ossia quel particolare elemento che dal fegato viene trasportato alle arterie dove rilasciano il grasso ostruente; le seconde, contraddistinte dall’acronimo HDL (High Density Lipoproterin) indicano il colesterolo buono che favorisce l’eliminazione di quello cattivo dal sangue, contrastandolo.
Cosa comporta l’eccesso di colesterolo
Si è detto che molte sono le cause dell’origine del colesterolo cattivo alle quali aggiungere anche il sovrappeso, l’obesità, il fumo etc.: tutti fattori che sviluppano in modo esponenziale la crescita del LDL che può essere alimentato anche da malattie presenti nell’individuo come, ad esempio, il diabete.
L’eccesso di colesterolo aumenta la percentuale di malattie di ordine cardiocircolatorio e, per questa ragione, deve essere monitorata la sua presenza nell’organismo. Oltre una certa età è consigliabile monitorare il livello di colesterolo almeno una volta l’anno.
L’unico sistema per conoscere la quantità di colesterolo in circolo è quella di fare un’analisi del sangue che ne riveli l’esatta quantità. Attraverso queste è possibile, rivolgendosi al proprio medico, stabilire una corretta dieta alimentare, una eventuale terapia farmacologica e, soprattutto, fare del movimento fisico. Il medico potrà anche valutare di commissionare degli ulteriori esami clinici per controllare lo stato delle arterie. Una dieta equilibrata, controlli regolari e un minimo di attività fisica sono il modo migliore per prevenire rischi ed evitare di mettere in pericolo la propria salute.