La vitiligine è una malattia probabilmente autoimmune, cronica, non ereditaria e, soprattutto, non contagiosa, che causa macchie o chiazze bianche sulla pelle, ed è una delle più comuni manifestazioni di ipopigmentazione cutanee. La giornata mondiale della vitiligine – che si celebra il 25 giugno di ogni anno – è stata istituita per aumentare la sensibilità e la consapevolezza dell’opinione pubblica riguardo alla patologia, per raccogliere fondi per la ricerca, per fare esami gratuiti della pelle e per educare i medici a prendersi cura al meglio delle persone che ne soffrono.
Sai perché si è scelta come data per la giornata mondiale vitiligine proprio il 25 giugno? Perché in quel giorno è morto – e se sei un suo fan lo ricordi benissimo – “il re del pop”, Micheal Jackson, anche lui colpito da vitiligine.
La giornata mondiale della vitiligine è fondamentale perché sono ancora troppe le persone che, non conoscendo la malattia, temono sia contagiosa e mettono in atto atteggiamenti di esclusione e di allontanamento di chi ne soffre.
Lo scopo della giornata mondiale vitiligine è proprio quello di aumentare la consapevolezza globale della malattia, soprattutto per alleviare gli effetti psicologici – talvolta devastanti – in chi ne è colpito: avere un aspetto insolito può essere particolarmente difficile nella società odierna, che pone una forte enfasi sull’aspetto fisico e che espone costantemente immagini di corpi e visi perfetti. Le implicazioni psicologiche per le persone che soffrono di vitiligine possono essere enormi: non mancano, purtroppo, i casi di bambini derisi dai coetanei, né quelli di adulti che subiscono discriminazioni sul posto di lavoro e che hanno una bassissima autostima che mina ogni loro relazione interpersonale.
La maggiore speranza riposta nella giornata mondiale della vitiligine è proprio quella che, grazie ad un giorno ad essa appositamente dedicato, si possa creare un’ampia educazione alla malattia e una maggiore consapevolezza e illuminazione nella comunità pubblica e medica, migliorando così la qualità della vita delle persone che si trovano a doverci convivere.
Vitiligine: cause ancora sconosciute. Le ipotesi possibili.
Le cause della vitiligine non sono ancora note: l’ipotesi prevalente è che sia dovuta a un disturbo autoimmune, in cui il sistema immunitario diventa iperattivo e distrugge i melanociti, ovverosia le cellule presenti nell’epidermide responsabili parzialmente del colore della cute.
Altre ipotesi sostengono che le cause vitiligine vadano individuate in un virus, oppure nello stress ossidativo – uno squilibrio tra sostanze ossidanti (per esempio i radicali liberi) e molecole ossidanti – oppure ancora in un evento stressante o nell’esposizione ad alcuni prodotti chimici.
A prescindere da quali siano le cause della vitiligine, quel che è sicuro è che non è una malattia contagiosa e che può manifestarsi a qualunque età, anche se gli studi suggeriscono che è più probabile possa comparire a partire dai 20 anni.
Ancora, indipendentemente dalle cause vitiligine, l’unico sintomo della malattia è la comparsa di chiazze o macchie bianche piatte sulla pelle; molto spesso il primo punto bianco che diventa evidente si trova in un’area che tende a essere esposta al sole. Le macchie non provocano alcun dolore, disagio, secchezza o irritazione della pelle.
Vitiligine: cura. Cosa si può fare attualmente per questa malattia a eziologia sconosciuta.
Poiché, per quanto riguarda la vitiligine, cause scatenanti note per il momento non ve ne sono, ma vi sono solamente ipotesi, non vi è neppure una apposita cura vitiligine. Gli obiettivi dei trattamenti sono piuttosto quelli di rallentare o arrestare la malattia, aiutando i melanociti – le cellule presenti nell’epidermide responsabili parzialmente del colore della cute – e tentando di riportare il colore sulle macchie bianche della pelle.
In mancanza di una vera cura vitiligine, puoi migliorare l’aspetto della pelle colpita con cosmetici e creme corticosteroidi e il dermatologo può anche provare a ripigmentare la pelle bianca usando la terapia con luce UV.
Vivere con la vitiligine può essere difficile: alcune persone con questo disturbo si sentono imbarazzate, tristi, vergognose o arrabbiate per l’aspetto della loro pelle e talvolta tutti questi sentimenti possono condurle alla depressione. Cercare aiuto da un consulente o terapeuta può certamente aiutare a far fronte a quello che spesso è più di un semplice disagio.
In mancanza – e in attesa – di una specifica cura vitiligine, puoi provare a gestirla adottando alcuni comportamenti, come per esempio:
- Usare la crema solare e indossare abiti per proteggere la pelle;
- Mettere lozioni autoabbronzanti o coloranti per coprire le macchie bianche della pelle;
- Trovare un medico che ha curato altre persone con vitiligine;
- Conoscere il disturbo e i trattamenti per aiutarti a prendere decisioni sulla tua cura vitiligine;
- Trovare un gruppo di supporto, di persona o online;
- Cercare il supporto della famiglia e degli amici.
Conludiamo con un’ultima annotazione sulla vitiligine: cure efficaci al momento, purtroppo, non ce ne sono ma, anche grazie ai fondi raccolti durante la giornata mondiale della vitiligine, sono in corso ricerche su trattamenti che si stanno rivelando promettenti.