Con l’arrivo dell’estate iniziamo a scoprirci un po’ di più. Gambe e cosce sono in bella evidenza e si ripropone il problema della cellulite. Si tratta di una patologia che affligge bene o male quasi tutte le donne italiane. Non fa differenza di età, corporatura, si manifesta in vari punti del corpo, in maniera specifica su cosce, gambe, addome, glutei, braccia.

In gergo medico è definita pannucolopatia edomo fibro sclerotica ovvero un’alterazione del tessuto cutaneo. È dovuta ad un ristagno linfatico , una ritenzione idrica che si presenta sottoforma di cuscinetti di grasso con pelle a buccia di arancio.

I fattori di rischio della cellulite

La cellulite è più comune nelle donne che negli uomini. Avere una storia familiare con predisposizione a questa patologia aumenta il fattore di rischiio, La gravidanza e uno stile di vita sedentario può aumentare il rischio di sviluppare la cellulite. Così come l’assunzione di alcuni tipi di farmaci a base ormonale

Per sconfiggerla abbiamo a disposizione diverse armi. Si va dalle più semplici ed economiche creme anticellulite fino a trattamenti estetici che fanno uso della radiofrequenza per arrivare a interventi più invasivi come cavitazione estetica e, nei limiti estremi, quando associata ad adiposità localizzata, alla liposuzione.

Le creme anticellulite sono spesso un palliativo che non sortisce un grande effetto. I marchi più famosi sono Somatoline e Iodase, quelle che forse risultano essere più efficaci perché contengono levotiroxina. Un componente che lavora sulla tiroide. Non indicate per tutte, proibite a chi soffre di ipo e iper tiroidismo, a chi è in stato di gravidanza e a chi allatta . Queste creme agiscono in superficie, a livello dell’epidermide. Difficilmente riescono a combattere una cellulite conclamata, sclerotica, necrotizzata in più punti nel corpo.

Le metilxantine sono sostanze chimiche presenti in molte creme e includono aminofillina, caffeina e teofillina . Tuttavia queste creme non possiedono la concentrazione richiesta per sortire effetti benefici, inoltre non possono agire in profondità, al livello del derma .

Vengono venduti anche degli integratori alimentari che contengono una varietà di ingredienti come il ginko biloba, meliloto, bioflavonoidi, estratto di quercia marina, alghe, lecitina di soia. Questi preparati sostengono di avere effetti positivi sul corpo, come stimolare il metabolismo, migliorare la circolazione, incrementare la protezione contro i danni delle cellule, e abbattere i grassi.

In quel caso un intervento un po’ più invasivo che può risultare corretto usare è la radiofrequenza. Si chiama radiofrequenza estetica perché vengono utilizzate delle onde elettromagnetiche ad alta intensità. Danno vita a calore termico che riesce a sciogliere gli accumuli cellulitici presenti su gambe cosce. La radiofrequenza viene effettuata in una clinica estetica se si tratta di utilizzare delle onde sotto un certo tipo di frequenza, oppure da un medico se si utilizzano frequenze un po’ più potenti.

La cavitazione estetica è proprio quella che utilizza le onde d’urto, onde ultrasoniche che riescono a distruggere gli accumuli di cellulite. Si utilizza in uno studio medico, in questo caso viene chiamata cavitazione medica , a differenza di quella estetica ad appannaggio esclusivo di un estetista. La differenza è sostanziale. Una cavitazione medica può essere effettuata soltanto da un dottore specialista e utilizza di macchinari con delle onde d’urto ad alta frequenza. L’altra agisce soltanto in superficie, riuscendo a ridurre in maniera limitata la cellulite.

La liposuzione è un intervento che riduce l’adiposità localizzata e riesce a migliorare l’aspetto della cellulite. Si tratta di una vera e propria operazione chirurgica non adatta a tutti. Vengono inserite delle cannule lì dove c’è del grasso accumulato che viene aspirato. Devono essere fatte delle analisi preoperatorie, vi è poi un decorso post operatorio che dura diverse settimane.