Non sono solo gli uomini a essere colpiti dalla perdita dei capelli: questo fenomeno, infatti, può coinvolgere anche le donne, con effetti molto più imbarazzanti e sgradevoli dal punto di vista estetico e sul piano psicologico. Non è vero, a differenza di quello che si pensa di solito, che la calvizie sia ereditaria. Le ragioni alla base del disturbo possono essere numerose, e si è soliti distinguere tra le cause stagionali, quelle ormonali, quelle psicosomatiche, quelle chimiche, quelle meccaniche, quelle genetiche e quelle organiche.
La dieta e la perdita dei capelli
Una causa della caduta dei capelli molto frequente va individuata in un regime alimentare non equilibrato: per esempio una dieta che si segue per provare a perdere peso ma che non viene prescritta né tenuta sotto controllo da uno specialista, e di conseguenza può dare origine a carenze nutrizionali che, di volta in volta, possono chiamare in causa alcuni sali minerali, alcune vitamine, i grassi, i carboidrati o le proteine. Tutti questi elementi – micro e macronutrienti – devono essere ben bilanciati per consentire al corpo umano di funzionare in modo perfetto. Nel momento in cui l’organismo è sottoposto a una brusca variazione di peso dovuta a una dieta non appropriata, tra le funzioni che rischiano di essere compromesse c’è anche l’attività dei follicoli piliferi, con i bulbi che iniziano a soffrire determinando la perdita dei capelli.
Le cause meccaniche della caduta dei capelli
Le cosiddette cause meccaniche in genere riguardano le donne, poiché sono loro a stressare di più la propria chioma, a volte in modo anche traumatico: si pensi, per esempio, a un’acconciatura eccessivamente tirata o troppo stretta, che – se prolungata e reiterata nel tempo – può rovinare il fusto del capello e mettere a repentaglio la sua struttura complessiva. Proprio per questo motivo è bene non scegliere troppo spesso le trecce o la coda di cavallo. Per lo stesso motivo è consigliabile non insistere troppo con la spazzola, così come si deve limitare l’uso delle piastre (siano esse arriccianti o liscianti) e del fon caldo. Se proprio non si riesce a fare a meno di questi strumenti, vale la pena di puntare su prodotti schermanti rispetto al calore, per evitare che i capelli si indeboliscano più del dovuto.
La perdita dei capelli e la genetica
Anche il patrimonio di geni della persona può favorire una precoce calvizie: come si può ben immaginare, in questo caso non si riesce a contrastare il processo, anche se comunque ci si può affidare a soluzioni non chirurgiche, che offrono la possibilità di un recupero naturale. Itrattamenti chimici quali le stirature o le tinture, invece, non hanno niente a che fare con i geni, ma dipendono solo dalle nostre decisioni: bisogna sapere che essi rischiano di compromettere il benessere del capello, a maggior ragione nel caso in cui non siano effettuati da un personale tecnico specializzato. Quando non si vuole rinunciare a una permanente o a una decolorazione, si deve comunque lasciar trascorrere un certo lasso di tempo, in modo che il cuoio capelluto riesca a riposare.
Gli ormoni
Gli ormoni hanno un ruolo decisivo in molti casi di caduta di capelli, che non a caso tra le donne si moltiplicano durante la menopausa o nel corso di una gravidanza: proprio i momenti in cui si verificano gli sconvolgimenti ormonali più consistenti. Basta un piano terapeutico adeguato, ad ogni modo, per limitare le conseguenze negative. Infine, bisogna tener presente l’influenza della stagionalità e soprattutto dello stress, con le manifestazioni psicosomatiche che non di rado possono sfociare nell’alopecia areata, un disturbo purtroppo molto visibile: in questo caso, infatti, si verifica la perdita di vere e proprie chiazze di capelli, e l’effetto estetico è ben poco piacevole, se non addirittura imbarazzante per chi ne soffre.