La capillaroscopia è un esame medico per lo studio della microcircolazione che è stato potenziato dalle moderne tecnologie in Videocapillaroscopia.
I capillari meglio indagabili sono quelli della cute periungueale delle mani e della mucosa orale.
La capillaroscopia è utilizzata per scoprire anomalie morfologiche e funzionali dei microcapillari presenti nel corpo umano.
Le malattie che causano danni al microcircolo (microangiopatie) sono varie, tra le quali la sindrome di Raynaud, il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, le malattie endocrinologiche e reumatiche (in particolare il lupus eritematoso sistemico e la sclerodermia).
Nei casi di alterazione ai microcapillari, spesso a causa dell’aumentata permeabilità vascolare, si formano micro-emorragie che possono condurre alla distruzione del capillare; frequenti i fenomeni di edema localizzato.
Alterazioni della morfologia, della densità e dell’orientamento dei capillari forniscono inoltre preziose informazioni per un migliore inquadramento diagnostico.
La capillaroscopia diventa fondamentale per una corretta e precoce diagnosi della malattia che colpisce i piccoli vasi, e grazie alla sua estrema semplicità e celerità viene utilizzata anche nei bambini.
L’apparecchiatura è costituita da uno stereo-microscopio ottico. Attualmente, grazie al progresso nel campo informatico, sono stati immessi dispositivi più raffinati come il videocapillaroscopio , con telecamera miniaturizzata, che riprende la zona da esaminare consentendo acquisizione di immagini sia statiche che dinamiche.
Nel caso della capillaroscopia ad una mano, il dito viene poggiato su un sostegno e quindi viene applicata sulla cute un piccolo quantitativo di gel allo scopo di migliorare la visualizzazione. Si usa la luce dei LED per una migliore illuminazione della zona da osservare, grazie alla neutralità dello spettro luminoso.